Stefano D'Orazio |
Lo scandalo di Castrocaro e l'incontro con Claudio Cecchetto
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Nel 1992 i Vernice approdano alla fase finale del Festival di Castrocaro, presentando il singolo “Scema”.
Il brano è un grido di rabbia verso la madre di una ragazza che vietava a sua figlia di poter frequentare il suo fidanzato. Il ritornello del brano contiene una parolaccia (“stronza, tua madre è una stronza”); la produzione televisiva chiede quindi a D’Orazio di modificare il testo, il quale accetta la proposta, dichiarando che durante l’esibizione canterà “strega, tua madre è una strega”, salvo poi ripensarci e cantare il testo originale in prima serata e in diretta su Rai Uno. A causa di questa violazione alle direttive della produzione i Vernice vennero squalificati dalla manifestazione, ma furono notati da Claudio Cecchetto, produttore musicale e presentatore della serata, che di lì a pochi giorni propone a D’Orazio un contratto come solista, ritenendo che in Italia le band difficilmente riescono a mantenere un successo duraturo. La lealtà di Stefano nei confronti del gruppo, però, obbliga Cecchetto ad inserire nel contratto anche il resto della band. |
Gli anni della popolarità e del successo
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Nel 1993, i Vernice formati da:
“Su e giù”. Il disco ebbe molto successo, raggiungendo in breve tempo le 100.000 copie vendute e facendo di "Su e giù" un vero e proprio "tormentone" estivo. |
Ad ottobre dello stesso anno i Vernice partecipano con “Bughy” al Festival Italiano, trasmesso in diretta dalle reti Mediaset, arrivando secondi, preceduti solo dal brano “Come mai” degli 883 cantato insieme a Fiorello. |
I Vernice con il brano "Su e Giù" partecipano al Festivalbar, Un disco per l'estate, Cantagiro, Super Classifica Show e nuovamente Castrocaro, ma questa volta in veste di ospiti presentando il loro brano. In quell'occasione Stefano fece anche un divertente duetto con Fiorello. Molto caratteristico fu anche il videoclip, girato nei pressi dei Castelli Romani. |
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Anche quest'ultimo brano con il relativo videoclip ebbe notevole successo dal pubblico e dalla critica. Il brano infatti racconta la storia di una ragazza che, a causa dei difficili rapporti con i genitori, decide di scappare da casa lasciando nella sofferenza e nell'angoscia i familiari. |
Quarto e ultimo singolo estratto dall’album è “La ragazza dei sogni”, brano che ottiene un notevole successo radiofonico, mentre il videoclip è tra i più trasmessi dalle TV musicali. Il brano scritto e musicato da Stefano, descrive perfettamente il suo ideale di ragazza dei sogni, alludendo ad alcune circostanze e urlando al mondo che alla fine dei conti "godere non è peccato"... |
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Con il brano che dà anche il titolo all’album, i Vernice partecipano a tutte le più importanti trasmissioni musicali italiane e il ritornello viene anche utilizzato come sigla di pre e post pubblicità per tutte le puntate del Festivalbar di quell’anno.
Da notare che già durante quella manifestazione, i Vernice vengono talvolta presentati come Stefano D'Orazio, anticipando ufficiosamente lo scioglimento della band e l'intenzione di Stefano di proseguire la carriera da solista. |
Nel 1994 I Vernice pubblicano il secondo album in studio dal titolo “Quando tramonta il sole”. L'album bissa da subito il successo dell’anno precedente e riscuote un notevole successo dalla critica e dal pubblico. Il singolo apripista fu il brano omonimo dell'album, seguito in seconda battuta da "La voglia che hai". L'album “Quando tramonta il sole”, consacrerà Stefano e i Vernice come un'importante gruppo rock, all'interno del panorama musicale italiano. |
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Il secondo singolo estratto fu "Hey grande uomo", presentato al programma televisivo Super classifica show ed anche questo brano, come i precedenti, ottenne un ottimo successo di critica e pubblico. Pochi mesi dopo l'uscita dell'album, a causa delle vicende legali interne al gruppo, l'album "Quando tramonta il sole" fu ritirato dal mercato e successivamente reintrodotto. Nonostante il successo di vendite, il ritiro e la successiva reintroduzione, hanno influenzato il trend positivo che fino a quel momento si stava registrando. La registrazione dell'album, infatti, vedeva i Vernice formati solo da Stefano D'Orazio alla voce, Mauro Conti al basso, Massimo Nardini alle tastiere con la collaborazione di Claudio Golinelli, Beppe Leoncini, Enrico Hartwig e Diego Crepaldi. |
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